Giornata della Memoria
La memoria è necessaria, dobbiamo ricordare
perché le cose che si dimenticano possono ritornare.
In tutte le classi dell’Istituto Asisium gli alunni e gli studenti, insieme ai docenti, hanno ricordato le vittime della Shoah attraverso visione di film, documentari, riflessioni e dibattiti.
Il 27 gennaio di ogni anno, nell’anniversario della liberazione dei campi di concentramento di Auschwitz-Birkenau, si celebra la Giornata della Memoria per commemorare le vittime dell’Olocausto.
Oggi Papa Francesco all’udienza generale ha ricordato le vittime della Shoah: «Ricordare è una espressione di umanità, ricordare è segno di civiltà, ricordare è condizione per un futuro migliore di pace e di fraternità, ricordare è anche stare attenti perché queste cose possono succedere un’altra volta, incominciando dalle proposte ideologiche che vogliono salvare un popolo e finendo a distruggere un popolo e l’umanità. State attenti a come è incominciata questa strada di morte, di sterminio, di brutalità»
Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la cerimonia al Quirinale ha ricordato che «La memoria è un fondamento della Repubblica che si basa sui principi di eguaglianza, di libertà, di dignità umana, con il riconoscimento pieno e inalienabile dei diritti universali dell’uomo, di ciascuna persona contro la barbarie dell’arbitrio, della violenza, della sopraffazione. La memoria che oggi celebriamo qui e in tante altre parti del mondo non è gettare una sguardo su una fotografia che sbiadisce con il trascorrere del tempo, ma un sentimento civile, energico e impegnativo, una passione autentica per tutto quello che concerne la pace, la fratellanza, l’amicizia tra i popoli, il diritto, il dialogo, l’eguaglianza, la libertà, la democrazia.» E ha aggiunto: «Ci accostiamo al tema della memoria con commozione e turbamento, con dubbi e interrogativi irrisolti perché l’olocausto rappresenta un paradosso, uomini contro l’umanità. Ricordare esprime un dovere di civiltà. La costituzione ha cancellato le ignominie della dittatura ma non intende dimenticarle: per questo la memoria è un fondamento della Costituzione, contro l’arbitrio e la sopraffazione»