Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore
Breve storia
Laura Leroux, Duchessa di Bauffremont (1832-1917), giovane donna francese di profonda sensibilità, capace di entusiasmarsi e di far entusiasmare per grandi ideali, da tempo nutriva in animo il desiderio di “fare una fondazione che riuscisse utile alle Missioni estere”. A Venezia incontrò il frate minore P. Gregorio Fioravanti da Grotte di Castro (1822-1894), al quale chiese di condividere il progetto di fondazione. Egli dopo aver lungamente riflettuto, e ricevuta l’autorizzazione dai suoi superiori religiosi, accettò di condividere l’ideale della Duchessa.
A Gemona del Friuli quindi i fondatori posero la loro dimora, allo scopo di dare vita ad un Istituto di “Terziarie Francescane Minori per le missioni apostoliche al duplice scopo di d’istruire cioè le fanciulle povere dei luoghi dove avrebbero avuto Case e di prestare opera personale alle Missioni Apostoliche”. Mentre la Duchessa, che era stata aggregata al Terzo Ordine Francescano con il nome di madre Maria Giuseppa di Gesù, in viaggio attraverso l’Europa accoglieva giovani per la nuova fondazione, P. Gregorio si accingeva a preparare il Regolamento per le Suore e le Costituzioni.
La solenne apertura canonica del Monastero, denominato “Santa Maria degli Angeli”, venne celebrata a Gemona il 21 aprile del 1861; raggiunsero il Duomo in processione P. Gregorio e Madre Maria Giuseppa di Gesù, seguiti da 53 novizie provenienti da varie regioni d’Italia, dalla Svizzera, dal Belgio, dalla Francia e dal Tirolo Tedesco. Fu un giorno di gioia e di speranza anche per i Gemonesi e per tutta la regione friulana che considerava la nuova istituzione “un’opera del Signore, quasi un prodigio ai nostri occhi”.
Per motivi di salute la Fondatrice si allontanò da Gemona, scrivendo poi alle sue figlie, esortandole ad affidarsi saldamente a Dio, riconoscendosi lei “un semplice condotto, un canale, neanche di latta, ma di terracotta che si rompe a qualunque urto”. Dal 1863 le suore rimasero quindi affidate interamente al fedelissimo fondatore P. Gregorio che le sosterrà senza riserve e senza cedimenti, facendosi carico di ogni necessità spirituale e materiale, come padre premuroso, consigliere attento e rispettoso, come superiore disponibile e longanime. Le giovani suore proseguirono nel cammino tracciato e si impregnarono dello spirito francescano trasmesso da P. Gregorio combattendo con animo forte contro tutte le avversità che si abbatterono su di loro, a causa della povertà e delle malattie, resistendovi fino alla morte. Il nuovo Istituto crebbe rigoglioso:, nel 1865 estese i suoi rami negli Stati Uniti d’America e successivamente, nel 1872, in Turchia, tra i Mussulmani di Costantinopoli.
Seguendo i passi che la Provvidenza divina indicava via via nel corso della storia, le francescane missionarie del Sacro Cuore, in sintonia con il carisma originario, si insediarono con estremo coraggio nelle più diverse realtà socio-umane in ambienti talvolta inospitali e avversi. Attente alle indicazioni della Chiesa, animate dall’amore attinto dal Cuore di Cristo Crocifisso, con spirito francescano di fraternità e pace, esse sono attualmente presenti con le loro comunità apostoliche in: Italia, Stati Uniti d’America, Turchia, Cipro, Francia, Bulgaria, Svizzera, Cile, Bolivia, Cameroun, Lussemburgo, India, Libano, Perù, Repubblica Centrafricana, Filippine, Albania, Ecuador, Congo, Lituania, Repubblica Ceca, Messico, Repubblica Democratica del Congo.
La missione
Le Suore Francescane Missionarie del Sacro Cuore, in conformità al carisma apostolico-missionario proprio della loro fondazione, si impegnano a partecipare all’amore redentivo di Cristo e al suo progetto di salvezza, dedicandosi, ovunque siano inviate, all’opera di evangelizzazione, attraverso:
- la preghiera per la propagazione della Fede,
- la partecipazione all’attività missionaria della Chiesa e al suo ministero pastorale;
- la missione dell’educazione,
- l’assistenza caritativa ai poveri e ai bisognosi.
Fin dalle origini è stata evidenziata la specificità dell’Istituto, sorto con lo “scopo principale di coadiuvare anche con l’opera personale le sante apostoliche Missioni. E perciò le religiose dovranno recarsi nelle parti degli infedeli, per effettuare questo santo fine”. Ed effettivamente, a soli quattro anni dalla fondazione, le prime tre suore salparono per gli Stati Uniti d’America, considerata allora terra di missione, luogo di approdo di migliaia di emigranti provenienti soprattutto dall’Italia, dalla Germania e dalla Francia. Pochi anni più tardi e precisamente il 17 novembre 1972, le prime quattro suore giunsero a Costantinopoli e da lì si diffusero nel Medio Oriente.
Lo spirito missionario proprio della Congregazione ha condotto le suore, là dove l’urgenza evangelica richiamava ed oggi sono presenti in 23 Paesi del mondo, distribuiti in quattro Continenti.